Basiglio – La beffa dell’autocertificazione: famiglie e imprese spendono il 30% in più

Basiglio, 20 aprile 2012 Avrà anche fatto diminuire il numero di certificati richiesti. Ma la “decertificazione” introdotta dal Governo Monti con la legge di Stabilità per il 2012, che dal 1 gennaio ha eliminato i certificati nei rapporti tra pubblica amministrazione e cittadini sostituendoli con l’autocertificazione, ha prodotto un notevole aggravio di costi per famiglie e imprese.
È quanto emerge dall’analisi dei dati riguardanti il numero di certificati emessi nei primi tre mesi dell’anno dall’ufficio anagrafe di Basiglio, Comune dell’hinterland milanese che ormai da anni è ai primi posti della ristretta classifica dei Comuni virtuosi, stilata dal ministero dell’Economia e delle Finanze considerando gli Enti locali soggetti al Patto di stabilità. Dati che mettono in evidenza come, nel confronto tra il primo trimestre del 2012 e lo stesso periodo dello scorso anno, alla diminuzione del 13% dei certificati emessi (1.536 contro i 1.752 del 2011), sia corrisposto un aumento del 30% dei costi sopportati da cittadini e aziende per i bolli (4.050 euro contro i 3.114 euro del 2011).
Colpa dell’abolizione dei certificati in carta libera, scattata contestualmente all’adozione delle nuove disposizioni per la “decertificazione”, che ha prodotto l’effetto perverso di far crescere i costi per i tanti cittadini e aziende che i certificati devono ancora produrli nei rapporti tra privati. Se prima questi certificati potevano essere anche in carta libera, ora, infatti, la legge prevede che abbiano un costo di bollo minimo di 14,62 euro.
Un meccanismo “sul quale avevamo già lanciato l’allarme all’inizio dell’anno. E che adesso, numeri alla mano, si dimostra come l’ennesima truffa messa a segno ai danni degli italiani dal Governo Monti” sottolinea il Sindaco di Basiglio, Marco Flavio Cirillo, il quale ricopre anche l’incarico di vicepresidente nazionale dell’Aiccre (Associazione italiana per il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa).
La scomparsa dei certificati in carta libera ha infatti “trasformato in un aggravio di costi per cittadini e imprese quello che era stato fatto passare per un grosso beneficio. – spiega Cirillo – A guadagnare davvero da questa operazione è così ancora una volta solamente lo Stato, al quale finiscono tutti i soldi dei bolli, anche se a incassarli sono i Comuni”.
Di fronte a questo effetto paradossale, “invito l’Anci a unire le forze con l’Aiccre per organizzare una grande manifestazione di piazza, come quelle che sono state fatte ai tempi del Governo Berlusconi, quando un giorno sì e uno no si protestava contro qualche provvedimento. In questo momento in cui la politica latita, i sindaci hanno il dovere di rappresentare i cittadini che li hanno eletti – conclude Cirillo – dando voce al loro disagio, che diventa ogni giorno più grande”.
Ufficio stampa Comune di Basiglio

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