Opera – La Valtidone chiude alle motociclette e blocca tutti nel garage

OPERA (26 ottobre 2012) – Sono stati “sospesi” i cartelli che, ai piedi della Valtidone, bloccavano all’accesso alla strada provinciale a ciclomotori inferiori ai 150 cc di cilindrata, a motoveicoli sotto i 250 cavalli e, ancora, a trattori, mezzi agricoli e biciclette. Dopo le segnalazioni del sindaco, la Provincia ha di fatto annullato la segnaletica blu – la stessa utilizzata per le autostrade – posizionata alle porte di uscita della città. “Una segnaletica assurda – spiega il primo
cittadino, Ettore Fusco – secondo la quale, si potrebbe raggiungere la vicina Milano solo in automobile”.
Secondo le prescrizioni viabilistiche, infatti, non si potrebbe andare in bicicletta, a piedi, fare l’autostop e neppure utilizzare motocarri o vecchi carretti a trazione animale. Insomma, tutti quei cittadini che hanno acquistato veicoli a due ruote per non inquinare e non congestionare il traffico cittadino si sono visti beffare dal provvedimento della Provincia di Milano che, in un attimo, ha trasformato la strada di tutti i giorni in una lingua di asfalto vietata proprio ai più virtuosi che, in barba alla comodità dell’auto, si spostano verso la metropoli in qualsiasi stagione sulle due ruote. Ma c’è di più, il popoloso quartiere di Noverasco composto da oltre duemila persone avrebbe dovuto, secondo la nuova segnaletica, lasciare addirittura fermi in garage tutti i ciclomotori e le moto di piccola cilindrata poiché, nella pratica, non esistono strade alternative alla Valtidone per uscire dalla frazione.
“Dopo aver allertato l’assessore alla viabilità, Giovanni De Nicola che nemmeno è stato informato di quanto stava accadendo, i cartelli sono stati coperti – prosegue il sindaco, Ettore Fusco – e la strada sarà riclassificata affinché possa essere trattata da strada extraurbana secondaria come, del resto, è sempre stato nonostante la vigente catalogazione a strada principale. Classificazione più restrittiva che, di fatto, è sempre rimasta disattesa per la mancanza della segnaletica necessaria all’identificazione e quindi mai messa in pratica prima d’ora. Neppure alle richieste scritte da parte della Polizia Locale erano mai giunte comunicazioni in merito ad una classificazione differente da quella individuabile dalla segnaletica, quindi extraurbana secondaria e non invece principale come previsto dalle norme del codice della strada per quelle arterie con le caratteristiche proprie della Valtidone in quel tratto”.
Per prenderla con filosofia ed ironizzare sui divieti della ex Statale 412 il Sindaco ha però aspettato la soluzione del problema e le rassicurazioni da parte della Provincia; perché il primo commento del combattivo Sindaco operese era invece al vetriolo. “Questo è l’ennesimo tentativo di fare un torto ai cittadini operesi da parte della Giunta provinciale di Filippo Penati, che amministrava a Palazzo Isimbardi ed aveva al suo interno un membro operese che oggi siede all’opposizione del mio esecutivo – le parole di fuoco di Fusco – Risale infatti al gennaio 2009 la scellerata scelta che, guarda caso solo oggi, a pochi mesi dalle elezioni cittadine, è stata applicata senza neppure informare i nostri uffici di quanto stava avvenendo sulle nostre strade. E magari qualcuno è già in tipografia a stampare volantini per incolpare il Comune del colpo di mano”.
Ufficio stampa Comune di Opera

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