Lombardia. Bullismo, Aprea: creiamo osservatorio europeo

Milano, 25 ottobre 2012. Un Osservatorio Europeo per il bullismo che coordini le attività dei singoli Stati membri. E’ la proposta rivolta dall’assessore all’Istruzione, Formazione e Cultura della Regione Lombardia al Parlamento Europeo al termine
dei lavori del Congresso sulle strategie comunitarie per combattere il bullismo.
L’assessore Aprea è intervenuta ai lavori del convegno europeo come più alta ‘public authority’ del progetto ‘I am not scared’
(io non ho paura), iniziativa che coinvolge undici partner provenienti da nove diversi Paesi europei, autorità pubbliche responsabili delle politiche educative, il sistema delle scuole, esperti, psicologi e consulenti.
SFIDA PER TUTTI I PAESI EUROPEI – “Il bullismo – ha spiegato l’assessore Aprea – è un fenomeno che deve essere considerato come un’interazione di diversi fattori; esiste negli strati sociali più poveri e in quelli più agiati. Va affrontato trasversalmente lavorando su tutti gli elementi che lo caratterizzano”.
Il fenomeno bullismo è una delle principali sfide che tutti i sistemi educativi europei devono affrontare. Il progetto ‘I’m not scared’, finanziato dalla Commissione Europea quale programma di apprendimento permanente, intende individuare le migliori strategie europee per prevenire e contrastare il fenomeno del bullismo.
CITTADINANZA ATTIVA – “Regione Lombardia – ha continuato Aprea – orienta le sue azioni di governo e di indirizzo affinché
l’ambiente scolastico si affermi sempre più come un luogo di cittadinanza attiva e partecipazione democratica della vita del
Paese: la scuola deve essere un luogo di civile convivenza che favorisce la realizzazione della persona”.
Temi che sono stati affrontati e declinati attraverso le diverse esperienze messe a confronto da Adriana Battaglia, Referente
Scientifica del progetto europeo ‘I am not scared’, insieme ad esperti provenienti da Belgio, Bulgaria, Grecia, Lituania,
Romania, Spagna, Regno Unito.
Sul sito http://iamnotscared.pixel-online.org/ una serie di documenti, testimonianze, buone pratiche e di casi denunciati
direttamente dai ragazzi attraverso i social network.
Ufficio stampa Regione Lombardia

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