Cesano Boscone – Capannone trasformato in discoteca, con 400 giovani stipati

Cesano Boscone (23 aprile 2012) – Forse neanche un metro quadrato a persona. Stipati come sardine in un capannone industriale in via Magellano 9 a Cesano Boscone, periferia sud ovest di Milano. Quattrocento ragazzi, alcuni presumibilmente minorenni, provenienti dall’abbiatense e dal magentino, da ogni zona del milanese, ma anche da altre province lombarde. Si sono dati appuntamento utilizzando facebook, twitter, e-mail. Tutti invitati a una grande festa con tanta musica, ma anche alcool e un po’ di droga.
Il loro divertimento è però finito poco dopo mezzanotte, quando gli agenti della polizia locale, i carabinieri e i volontari dell’Anpana hanno fatto irruzione nel locale notturno improvvisato. Fuggi, fuggi generale, ma anche tanti ragazzi che si sono allontanati su invito delle forze dell’ordine, senza opporre resistenza. Tranne un piccolo gruppetto. Aspettavano da settimane di partecipare alla festa. Avrebbero pagato 15 euro per entrare, 10 euro per una consumazione e addirittura 2 euro per parcheggiare su suolo pubblico e 3 per il guardaroba. Risultato: locale chiuso e tutti a casa. Sul pavimento sono stati ritrovati tredici ovuli da mezzo grammo ciascuno di cocaina e 7 grammi di hashish.
Il responsabile dell’associazione culturale “Nuova classe a parte”, F.M. di Milano che avrebbe svolto un’attività imprenditoriale senza autorizzazione rischia un’ammenda e la carcerazione fino a sei mesi.
I verbali redatti in seguito agli accertamenti eseguiti sia dalla Polizia locale sia dai carabinieri sono ora in mano al magistrato che dovrà anche valutare se districare una complicata matassa. Il capannone è infatti intestato a una persona, la quale ha sottoscritto un contratto di locazione con una srl. Uno dei soci, già coinvolto in una vicenda simile a Milano, avrebbe poi curato una sublocazione all’associazione culturale che ha organizzato l’evento, della quale lui stesso è componente.
A dare il via ai controlli sono stati i volontari dell’Anpana, un’associazione convenzionata con il Comune per controllare il rispetto dei regolamenti di tutela degli animali e dell’ambiente. Erano in pattuglia nella piccola area industriale di Cesano Boscone, che si sviluppa intorno a via Magellano, perché nelle settimane scorse era stata segnalata la presenza di cani randagi. Invece si sono accorti del grande movimento intorno al capannone al civico 9. Tempo di organizzarsi ed è scattato il blitz. Due pattuglie della polizia locale coordinate dal comandante Armando Clemente e dal suo vice, due dei carabinieri e due dell’Anpana. In tutto una dozzina di agenti che hanno fatto irruzione nel capannone. Hanno così scoperto che all’interno, senza uscite di sicurezza o estintori e con l’unica porta grande sbarrata (“Per evitare la dispersione del suono” hanno detto gli organizzatori) c’erano quattrocento giovani. Un episodio non nuovo. Già nel dicembre scorso la polizia locale era intervenuta diffidando gli organizzatori, che avevano garantito di non voler più organizzare iniziative nello spazio di via Magellano.
CTR Comunicazione

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