NUOVO TASSO SOGLIA SI RILEVA L’ENNESIMA STANGATA PER I CONSUMATORI

“Se non ci sarà ripresa, nessuna maggiore produzione di ricchezza, c’é una parte di popolazione che potrebbe entrare in povertà, ma è ovviamente ciò che dobbiamo evitare”. Questo è quello che ha dichiarato il nostro Ministro del lavoro, Maurizio Sacconi, commentando i dati allarmanti lanciati dall’Istat in questi ultimi giorni sulla disoccupazione giovanile e sull’erosione del risparmio.
“E’ difficile parlare di ripresa – dichiara il Segretario Nazionale del Codici, Ivano Giacomelli – quando, in questo stato di povertà, il Governo vara un provvedimento che penalizza i consumatori. Mi riferisco al decreto legge del 5 maggio 2011 con cui sono state apportate delle modifiche sulla rilevazione trimestrale dei tassi di interesse per varie tipologie di contratti bancari, ai fini della quantificazione del c.d. tasso soglia, oltre il quale sussiste l’usura. Nuovi tassi sono stati applicati anche ai mutui”.
Secondo i calcoli dell’Osservatorio Codici, dai mutui, ai conti correnti, leasing, sconto cambiali, tutti i contratti bancari contemplati dalla rilevazione trimestrale subiranno un aumento dei tassi di interesse applicabili. L’effetto della norma infatti è quello di far aumentare il tasso soglia per tutti i contratti che hanno una tasso medio rilevato di interessi minore del 16%, e di farlo diminuire per tassi medi rilevati al di sopra di tale percentuale. Il che vuol dire, che l’unico contratto che vedrà diminuita la soglia di usura è il contratto di credito con carta revolving inferiore ai € 5 mila.
“In sostanza – continua l’Avvocato Carmine Laurenzano, Responsabile Ufficio Legale del Codici – all’elementare calcolo che prevedeva che il tasso soglia si quantificasse aumentando della metà il valore del tasso medio rilevato, si è sostituito un sistema che prevede l’aumento del 25% più l’aggiunta di 4 punti percentuali. Tradotto in termini pratici il nuovo sistema si rileva una stangata allucinante per ogni tipologia contrattuale”.
Per l’ennesima volta vengono colpiti proprio i bisogni primari e reali dei cittadini, tra questi l’acquisto di una casa, così come gli strumenti di lavoro delle imprese: conti correnti, aperture di credito, sconti cambiali, leasing. Al contrario vengono agevolati contratti finalizzati solo ed esclusivamente al consumo esasperato di beni futili e di seconda necessità.
Ci chiediamo quali prospettive di futuro per i giovani e le famiglie ci sono all’orizzonte. Se questi sono i fatti, probabilmente nessuna!
Ufficio stampa Codici

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