Buccinasco – Spettacolo teatrale “Mal di casa” per la Giornata della Memoria

Buccinasco (21 gennaio 2013) – Walerjan Wróbel ha 16 anni quando viene deportato, imprigionato, processato e ghigliottinato dai nazisti per l’unica colpa di aver provato nostalgia di casa.
Buccinasco ricorda la sua storia, in occasione della Giornata della Memoria, con “Mal di casa – una storia vera”, uno spettacolo teatrale di Amedeo Romeo a cura di Linguaggicreativi e organizzato dall’Amministrazione comunale in collaborazione con l’Anpi di Buccinasco, sezione Fulvio Formenti. In scena domenica 27 gennaio all’Auditorium Fagnana di via Tiziano 7 alle 21 (ingresso libero).
Lo spettacolo prende spunto dall’omonimo saggio di Christoph U. Schmink-Gustavus, pubblicato nel 1994. Attraverso gli atti processuali e interviste ai testimoni, il libro racconta la vicenda di un ragazzo polacco che nel 1939, dopo l’invasione della Polonia da parte della Germania, fu mandato dai nazisti in una fattoria vicino Brema per lavorare come bracciante agricolo. Il giovane cercò in tutti i modi di tornare a casa e per questo venne imprigionato e condannato a morte, anche se minorenne.
Sulla scena un solo attore, Stefano Annoni, incalzato da un inesorabile conto alla rovescia, si agita in una gabbia-labirinto per cercare di fermare il meccanismo della Storia con l’unico strumento che abbiamo: la Memoria.
Ogni anno, a fine gennaio, si celebra la Giornata della Memoria, per commemorare le vittime della disumana barbarie nazifascista: il 27 gennaio 1945 le truppe sovietiche dell’Armata Rossa dirette a Berlino, arrivarono presso la città polacca di Oświęcim, nota con il suo nome tedesco Auschwitz, scoprirono il campo di concentramento e liberarono i pochi superstiti rimasti. L’apertura dei cancelli di Auschwitz, da dove nei giorni precedenti i nazisti si erano ritirati portando con sé in una marcia della morte tutti i prigionieri sani, mostrò al mondo una disumana e inimmaginabile macchina di annientamento morale e fisico della persona: il lager. E rivelò per la prima volta l’orrore dello sterminio nazifascista, raccontato poi dai pochi superstiti.
Sono passati quasi settant’anni, pochi sono ormai i testimoni diretti rimasti. Ancora più importante diventa allora la necessità storica e l’obbligo morale di trasmettere alle nuove generazioni la nuda e cruda cronaca dei fatti, e la verità di un evento che tutti hanno il dovere di non dimenticare, perché la storia non si ripeta.
Ufficio stampa Comune di Buccinasco

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