Milano – Biancoinverno: parte il tram di ‘Luci urbane per bambini’

Milano, 11 dicembre 2012- Un tram che diventa un laboratorio per bambini dove si progettano ‘cose’ da grandi. È il progetto “Luci Urbane per Bambini” presentato oggi a Milano presso l’Acquario Civico: i bambini delle scuole primarie di Milano, insieme ad un gruppo di piccoli ospiti dell’ospedale Sacco, partecipano ad una azione collettiva per migliorare Milano. Le loro idee, i loro spunti, i loro disegni diventeranno arredo urbano per parchi, piazze, spazi all’aperto attrezzati per l’infanzia. Il progetto ha coinvolto anche insegnanti e genitori con questionari progettuali.
Una “luce urbana” a misura di bambino e dai bambini stessi, una possibilità ulteriore di rendere partecipi genitori, piccoli utenti e scuole alle problematiche della città e alle sue possibili risoluzioni. Partecipano l’Università di Design Politecnico di Milano con i suoi studenti del corso di Light Art e Design della luce tenuto dalla Prof. Gisella Gellini e il prof. Gianni Forcolini. I ragazzi con i loro strumenti tecnici e la loro fantasia completeranno i pensieri dei bambini rendendoli esecutivi durante il corso al Politecnico e, successivamente, realizzando i prototipi.
A Natale, “Luci urbane per bambini” si aprirà alla città con un tram attrezzato internamente con lucine e piante e con personale qualificato che girerà per Milano dall’11 dicembre al 22 dicembre per accogliere gruppi prenotati con età da 6 a 10 anni che potranno così partecipare disegnando le loro luci urbane. Anche i loro disegni verranno inclusi nel progetto complessivo.
“Un progetto bellissimo, capace di unire più generazioni – ha dichiarato l’assessora al Tempo Libero, Benessere e Qualità della Vita Chiara Bisconti – che arricchisce il programma di Biancoinverno. Ogni bambini potrà salire su questo tram e dare il proprio contributo alla città”.
“Un’iniziativa – ha dichiarato Maria Grazia Guida, vicesindaco e assessore all’Educazione e Istruzione – davvero lodevole che educa attraverso la partecipazione. I bambini sono coinvolti attivamente perché viene stimolata la loro creatività. Poi, grazie al contatto con insegnanti, genitori e i ragazzi dell’Università, possono veder realizzate le proprie idee. Mi fa particolarmente piacere sottolineare l’apertura dei laboratori di progettazione anche ai bambini dell’ospedale Sacco”.
Ufficio stampa Comune di Milano

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