Cesano Boscone – Dalla Chiesa simbolo di legalità!

Cesano Boscone (31 agosto 2012) – “Certe cose non si fanno per coraggio, si fanno solo per guardare più serenamente negli occhi i propri figli e i figli dei nostri figli”: così il generale dei Carabinieri Carlo Alberto Dalla Chiesa rispondeva a quei giornalisti che gli chiedevano perché tanto impegno, fin da quando era capitano, contro il terrorismo prima e la mafia poi.
“Le azioni di ciascuno di noi – evidenzia il sindaco di Cesano Boscone Vincenzo D’Avanzo – soprattutto quando si ricoprono ruoli di responsabilità che portano ad assumere decisioni con effetti sugli altri, devono sempre tenere conto delle generazioni che verranno. Se il sistema dei partiti non riuscirà a riscoprire il suo ruolo primario di guida politica anche e soprattutto con uno sguardo verso il futuro, rischia l’implosione”.
Per ricordare il generale nominato prefetto di Palermo, ai tempi del Governo Spadolini con il ministro dell’Interno Virginio Rognoni, l’Amministrazione ha deciso di predisporre un manifesto che da lunedì 3 settembre, a trent’anni dall’omicidio, verrà affisso in tutti gli edifici pubblici.
Oltre a pubblicare un ricordo di Dalla Chiesa, della giovane seconda moglie Emanuela Setti Carraro e dell’agente di scorta Domenico Russo sul sito Internt istituzionale (http://www.comune.cesano-boscone.mi.it/servizi/notizie/notizie_fase02.aspx?ID=8132).
L’iniziativa testimonia ulteriormente la vicinanza della cittadina dell’hinterland sud ovest milanese a Dalla Chiesa. Già il 19 novembre 2010, nell’omonima piazza dedicata al generale, alti ufficiali dell’Arma e molti sindaci, resero omaggio al prefetto scoprendo un manufatto in marmo, che era stato appena risistemato e sul quale era stata aggiunta una fiamma in bronzo, per testimoniare la volontà di mantenere sempre accesa la luce della legalità.
Allora il sindaco D’Avanzo accolse molti giovani, sia delle scuole primarie sia delle secondarie di primo grado, che salirono sul palco per testimoniare l’attenzione anche degli studenti del nord Italia al problema della mafia, presente non solo al sud.
“Da loro vogliamo ripartire – disse allora il primo cittadino di Cesano Boscone – per costruire un futuro in cui il rispetto delle regole non sia un’eccezione. La nostra realtà del sud ovest milanese è stata spesso al centro della cronaca per fatti legati alla criminalità organizzata, in particolare alla ‘ndrangheta. Per questo riteniamo sia fondamentale cogliere ogni occasione possibile per ribadire la presenza dello Stato, delle istituzioni, della legalità. Valori da diffondere tra le giovani generazioni anche attraverso la memoria – concludeva – e il ricordo di uomini simbolo come il generale Dalla Chiesa”.
Nelle scorse settimane, l’Amministrazione ha voluto commemorare anche due rappresentanti della magistratura, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, uccisi trent’anni fa dalla mafia siciliana.
CTR Comunicazione

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