Milano – Microcredito. I primi dati: i milanesi chiedono aiuto per la casa, la salute, lo start up di nuove imprese

Milano, 29 aprile 2012 – Spese per la casa, la famiglia, la salute, la riduzione di debiti pregressi, lo start up di nuove imprese, le difficoltà economiche di attività commerciali. Sono le principali motivazioni per cui i milanesi chiedono a Fondazione Welfare Ambrosiano di accedere al progetto ‘Microcredito Milano’ per ottenere finanziamenti di microcredito sociale e credito d’impresa. Il 69% delle domande riguardano il microcredito sociale, il 31% il credito d’impresa.
“Grazie al progetto ‘Microcredito Milano’, sostenuto dalle banche partner ma anche da una solida e diffusa rete di volontari sul territorio, stiamo riuscendo a offrire risposte concrete a persone normalmente ‘non bancabili’, ovvero escluse dal circuito del credito ordinario per mancanza di sufficienti garanzie”. Lo ha dichiarato l’assessore alle Politiche per il Lavoro e Sviluppo economico Cristina Tajani.
“Dopo l’avvio del progetto sul microcredito – ha proseguito Tajani – insieme agli altri soci di Fondazione, stiamo lavorando a nuovi progetti di mutualismo. Per questo abbiamo già coinvolto enti e associazioni che già lavorano su progetti simili, a cominciare dalla Diocesi. È necessario mettere in rete le diverse iniziative di sostegno e promozione sociale per creare la massa critica necessaria a far uscire Milano dalla crisi, salvaguardando la coesione sociale”.
“La nostra iniziativa – ha sottolineato Romano Guerinoni, direttore della Fondazione Welfare ambrosiano – oltre al sostegno economico offre alle persone un luogo dove è possibile non sentirsi soli nelle difficoltà”.
Microcredito sociale
Per quanto riguarda le richieste di microcredito sociale, il 24% lo utilizza per pagare le spese per l’abitazione (affitto, ristrutturazioni, bollette, spese condominiali), il 23% per motivazioni diverse (spese mediche, debiti e difficoltà economiche), il 20% per esigenze familiari (temporanea riduzione del reddito, spese impreviste), il 21% per l’estinzione, la riduzione o la ristrutturazione di debiti pregressi, il 2% per il pagamento della rata del mutuo, il 6% per la formazione professionale e l’istruzione.
Il 58% del credito d’impresa per le star up riguarda richieste di finanziamento tra i 17.000 e i 20.000 euro. Il 60% delle domande del credito sociale viene concesso a italiani, il 40% a stranieri.
Credito sociale
Il 47% delle richieste interessa le start up. Si tratta prevalentemente di esercizi commerciali (colorifici, fruttivendoli, sartorie, rivenditori di ricambi moto, rivenditori di computer) o di società di servizi (siti web, pony express, asili nido, agenzie fotografiche). Il 18% sono richieste per difficoltà economiche legate all’attività, il 20% dei casi sono richieste la cui motivazione è ancora sconosciuta in quanto appena depositate. Il 49% del credito sociale riguarda finanziamenti tra i 2.000 e i 5.000 euro, il 71% al di sotto degli 11.000 euro.
Il 77% delle domande per il credito d’impresa viene concesso a italiani,
23% a stranieri.
Chi presenta domanda
Il 65% dei richiedenti è di cittadinanza italiana, il 35% è straniero.
Il 55% sono uomini e il 45% sono donne.
Tra i cittadini stranieri, il 63% proviene dall’America latina, il 28% dall’Africa, 20% dall’Europa, il 9% dall’Asia, l’1% dall’America del Nord.
Il 34% dei richiedenti ha un’età compresa fra i 41 e i 50 anni. Il 10% dei richiedenti sono giovani, mentre solo il 7% sono over 60. Il 9% delle pratiche non riporta la data di nascita.
La percentuale maggiore di richieste per il credito d’impresa è nella fascia d’età fra i 31 e i 40 (34%), mentre per quanto riguarda il credito sociale, la percentuale maggiore di richiedenti si concentra nella fascia d’età compresa fra i 41 e i 50 (34%).
Il 50% dei richiedenti è “lavoratore dipendente”, il 27% è “disoccupato”, il 12% è “imprenditore”. Il restante 11% è composto da lavoratori con contratti atipici e pensionati.
Il 48% dei richiedenti di cui si dispone il dato relativo allo stato civile dichiara di essere nubile/celibe; tra questi è significativa la presenza di donne con figli a carico (21%).
Il 2% delle domande arriva anche dai Comuni di Pioltello e di Sesto San Giovanni.
Fondazione Welfare Ambrosiana, fondata da Comune di Milano, Provincia, Camera di Commercio, Cgil, Cisl e Uil, ha ricevuto da ottobre ad oggi 350 domande di cittadini milanesi che desiderano accedere al progetto ‘Microcredito Milano’ per ottenere finanziamenti di credito sociale e d’impresa. 100 cittadini hanno già ricevuto il finanziamento, altre 68 persone sono in attesa di valutazione dalle banche (Intesa San Paolo, Banca Prossima, Banca Popolare di Milano, Banca Popolare Commercio e Industria, PerMicro), le restanti domande sono in fase di accettazione da parte della Fondazione.
Ufficio stampa Comune di Milano

Lascia il primo commento

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*



2 + = undici