Cesano Boscone – La festa patronale dedicata alle genti

Cesano Boscone (MI) – “Le relazioni costruiscono unità, ci aiutano a consolidare il nostro vivere insieme, a rafforzare i valori che ci uniscono, a testimoniare il senso di appartenenza a un territorio, ma soprattutto a una comunità. La nostra festa proporrà anche quest’anno molte occasioni d’incontro, di riflessione, ma anche di puro divertimento, il tutto all’insegna dell’unità, della coesione, della gioia di vivere insieme, del desiderio di incontrarsi superando qualsiasi discordia, mettendo da parte gelosia, invidia, diffidenza”. Così il sindaco di Cesano Boscone Vincenzo D’Avanzo commenta la trentunesima edizione della festa patronale cesanese che prenderà il via il 2 settembre e proseguirà fino a lunedì 19 settembre.
“Tanti momenti – prosegue il sindaco – per rendere omaggio alla nostra patrona, la Madonna del Rosario, che per chi è credente rappresenta la fonte ispiratrice del proprio agire quotidiano, ma può anche essere considerata, da chi non ha fede cristiana, un fondamentale tassello che contribuisce a consolidare l’unità della nostra cittadina, il suo centro storico con i due quartieri, Giardino e Tessera”.
L’apertura della kermesse è prevista venerdì 2 settembre con il trasferimento della statua della Madonna del Rosario – confermata patrona di Cesano Boscone da una bolla pontificia – dalla chiesa di San Giovanni Battista alla parrocchia di Sant’Ireneo.
Quest’anno protagoniste della festa saranno le genti, quelle delle Regioni, anima dell’Italia unita, di cui si festeggia il 150° anniversario, e quelle dei Paesi da cui provengono i più recenti cittadini di Cesano Boscone, che recentemente hanno trovato una loro rappresentanza istituzionale nella Consulta degli stranieri.
“La festa patronale ha rafforzato il senso di accoglienza – ribadisce il sindaco Vincenzo D’Avanzo – di solidarietà e di valorizzazione del tessuto associazionistico, portando a Cesano Boscone un po’ delle tradizioni, degli usi e dei costumi delle terre di origine”. Una tendenza in linea con l’ideale di accoglienza e di apertura della festa alla multiculturalità portato avanti dall’Amministrazione comunale fin dal 2005.
“La storia della nostra Cesano Boscone – ricorda il parroco don Luigi Caldera – si è sviluppata proprio così, anche grazie a iniziative come la festa patronale”.
“La festa – aggiunge Salvatore Indino, direttore del consiglio esecutivo del comitato festa patronale – persegue l’obiettivo di unire la comunità, di arricchire le relazioni tra le persone e tra le stesse istituzioni civili e religiose”.
CTR Comunicazione

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