Lombardia. Sport e salute, progetto screening per ragazzi

Milano, 21 dicembre 2012. La visita di idoneità medico sportiva, gratuita in Lombardia fino ai 18 anni, è l’unico screening
obbligatorio per legge che viene effettuato in Italia.
Venute meno le visite di leva per i giovani ed eliminata di fatto la medicina scolastica, il controllo sanitario per chi svolge attività sportiva rappresenta oggi il solo mezzo efficace mezzo di prevenzione e diagnosi precoce delle malattie.<--more-->
Regione Lombardia e Federazione medico sportiva italiana (Fmsi) hanno deciso di avviare il primo progetto di ricerca e indagine
epidemiologica sui partecipanti alla visita medico sportiva: un’iniziativa fondamentale per disporre di una fotografia esatta
dello stato di forma dei ragazzi lombardi e, conseguentemente, avviare percorsi di tutela della salute e di incentivazione
all’esercizio fisico.
Il progetto è stato presentato dagli assessori regionali allo Sport Filippo Grassia e alla Sanità Mario Melazzini, insieme al
presidente Fmsi Maurizio Casasco.
VISTE GRATUITE PER UNDER 18 – “Con la visita di idoneità sportiva – ha commentato l’assessore Grassia – i medici possono mettere in evidenza patologie che, se diventassero croniche, non solo arrecherebbero danni al soggetto e alla sua famiglia, ma
rappresenterebbero anche un costo per il sistema sanitario”.
“Anche grazie alla sensibilità dell’assessore Melazzini – ha proseguito Grassia – la Giunta regionale ha risolto il problema
relativo alle risorse necessarie per mantenere la gratuità delle visite sportive e, per il 2013, ha concesso un aumento di budget
di 1,5 milioni”.
PREVENZIONE – L’assessore Melazzini ha sottolineato in particolare il valore sul fronte prevenzione delle visite medico sportive. “Si tratta – ha detto – di uno strumento sicuramente valido per garantire ai cittadini benessere e salute nel lungo periodo. La Regione spende oggi il 70 per cento delle risorse per curare le patologie croniche; diverse di queste malattie, come ad esempio il diabete, possono venire scoperte presto con gli evidenti vantaggi di cura che questo comporta.
Interfacciando i risultati delle visite con i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta, si potranno inoltre
ottenere risultati anche in termini di risparmi per il servizio sanitario. Il valore per la prevenzione di questa iniziativa
serve anche ad abbattere la cultura che vede le visite medico sportive solo come strumenti per valutare le performance
fisiche”.
SOFTWARE PER RACCOGLIERE DATI – “L’Italia e la Lombardia costituiscono un’eccellenza a livello mondiale – ha sottolineato Casasco – perché siamo l’unico Paese in cui è obbligatoria la visita di idoneità sportiva e, in particolare, prevede alcuni esami fondamentali come l’elettrocardiogramma. Questi esami consentono di limitare il numero delle morti improvvise, pensiamo ai campi da calcio sia di squadre che militano nei campionati professionisti che in quelle in cui giocano i dilettanti, e hanno pertanto un valore sociale straordinario”.
“Il progetto di ricerca epidemiologica avviato con Regione Lombardia – ha aggiunto Casasco – permetterà, con l’utilizzo di un apposito software che sarà disponibile a partire da gennaio 2013, di conoscere la situazione per sesso, tipologia della patologia, età e territorio di appartenenza”.
“Il software con i numeri e i dati delle visite – ha commentato Melazzini – è estremamente importante, perché rende disponibile
un patrimonio che potrebbe rimanere inutilizzato”.
In base allo screening possono essere evidenziate le cosiddette “piccole patologie”, come ad esempio la presenza di virus ridotti (difficoltà visive di cui i soggetti si rendono conto dopo i 14 anni) o varicoceli (tra le cause di infertilità), oltre che situazioni di evidenza come l’obesità/sovrappeso o la presenza di scoliosi.
Ufficio stampa Regione Lombardia

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