Opera – I commercianti del Sud Milano a opera per parlare di outlet

OPERA (31 luglio 2012) – Una serata effervescente quella al Polifunzionale di Opera che ha visto protagonisti i commercianti del sud Milano ed un tavolo di relatori composto dai vertici dell’Unione Confcommercio Imprese e dal Sindaco di Opera Ettore Fusco per parlare di una megastruttura che il vicino Comune di Locate vorrebbe fare sorgere nell’area un tempo occupato da aziende del calibro di Siva e Saiwa.
Sono intervenuti Renato Borghi Vice Presidente dell’Associazione per Milano, Lodi, Monza e Brianza, Carlo Alberto Panigo Presidente delegato alla Provincia, Gianroberto Costa Segretario Generale e Guido Scotti Presidente dell’Associazione territoriale di Melegnano per il sud Milano. Proprio loro, con l’ausilio di altri tecnici e funzionari dell’Organizzazione provinciale, hanno esposto agli intervenuti dati e ragioni per cui un altro Outlet nel sud Milano non è opportuno dal punto di vista commerciale. Ci sono infatti già troppe strutture e molte ancora ne stanno nascendo tra San Giuliano, Pieve Emanuele, Rozzano e Assago.
“Quella di Locate – ha esordito il Sindaco di Opera – sarebbe oltremodo scomoda da raggiungere e di proporzioni gigantesche in rapporto all’area nel cuore del Parco Sud che subirebbe una violenza inaudita dal punto di vista paesaggistico per l’ambiente circostante e monumentale per la presenza del vicino Santuario della Madonna dell’Aiuto”.
Tanto il Sindaco Fusco quanto gli esponenti di Confcommercio durante la serata hanno rimarcato l’importanza delle attività di vicinato nella vita sociale delle città ma soprattutto il saldo occupazionale negativo che la struttura produrrebbe portando manovalanza non qualificata in un’area che potrebbe invece seguire la sua destinazione iniziale, quella dell’industria, ed impiegare molti più operai o amministrativi con contratti a tempo indeterminato anziché precari, senza prospettive di carriera, come quelli abitualmente impiegati nelle strutture di questo genere. Sul piatto della bilancia, inoltre, peserebbero a sfavore dell’outlet le tante famiglie che subirebbero il colpo di grazia dovendo chiudere le proprie attività.
Occupazione a rischio e viabilità, quindi, le due principali opposizioni in un’area già congestionata dal traffico, con sedi stradali non idonee come la Valtidone, che già presenta un alto tasso di incidentalità nelle poche ore in cui è scorrevole, e la Vigentina con la strozzatura all’altezza del Moro di Locate e del Dosso Cavallino di Opera.
“Oltretutto a Locate hanno pensato bene di chiudersi dietro la ferrovia, eliminando i passaggi a livello, per poi costruire la zona industriale e le case verso Opera ma – ha aggiunto il Sindaco Fusco – oggi ci vogliono imporre persino un gigantesco centro commerciale con outlet che porterebbe migliaia di auto sulle nostre strade, anche e soprattutto nei fine settimana quando normalmente si può avvertire un po’ di tranquillità intorno alla nostra Città. Chiuderanno quindi i negozi e ne risentirà certamente anche il nostro piccolo centro commerciale, con un supermercato ed una ventina di negozi al suo interno che certamente entreranno in crisi, come tutte le altre attività del territorio che si occupano di tessile ed accessori moda, per via dell’outlet, ma anche gli alimentari e qualsiasi altra attività a causa del mega centro commerciale previsto, che venderà di tutto, ed avrà una vasta area per la ristorazione al suo interno”.
Un Comune di Opera agguerrito che ha già fatto valere le sue ragioni nelle conferenze dei servizi che attualmente hanno bocciato le richieste di Locate e degli imprenditori così come parte attiva si è fatta anche l’Unione dei Commercianti a cui oggi spetta un importante ruolo di coordinamento dei commercianti affinché, con una maggiore presenza, possano dare un peso politico differente alla propria categoria in vista della preannunciata ripresentazione delle richieste di autorizzazioni.
Ufficio stampa Comune di Opera

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